Le città della Magna Grecia portarono contributi originali alla cultura greca specialmente nella filosofia (pitagorismo, sofistica, ecc.); esse servirono da tramite tra la cultura greca e quella romana prima che Roma conquistasse la Grecia.

Filosofo greco della prima metà del sec. VI a.C., il quale, esule a Crotone, vi fondò una comunità i cui componenti, attraverso l'osservanza del silenzio, miravano al conseguimento della salvezza religiosa, che li sottraesse al fatale ciclo delle nascite.
Le dottrine dei pitagorici sono note solo in parte e provengono da fonti molto antiche: essi ritenevano che il principio di ordinamento delle cose fosse quello dei numeri e che i rapporti fra esse fossero esèrimibili mediante segni quantitativi costanti.
Per questo, a Pitagora furono attribuite la scoperta della "Tavola Pitagorica" e l'enunciazione del "Teorema di Pitagora". In base a tale teorema, Pitagora giunse alla grande scoperta dei numeri irrazionali.
Durante le lotte tra Gracia e Roma, Pitagora si rifugiò a Metaponto, dove morì presso il Foro delle Muse.