Pitagora in Magna Grecia

Parte dell'Italia meridionale in cui, dal VIII - VII sec. a.C., sorsero le colonie greche, in prevalenza achee. Le più antiche nacquero sul golfo di Taranto , poi sullo Jonio fino allo stretto di Messina, quindi sul Tirreno: Gallipoli, Taranto, Metaponto, Eraclea, Siri, Sibari, Turi, Crotone, Reggio Calabria, Posidonia (Paestum), Neapoli.

Le città della Magna Grecia portarono contributi originali alla cultura greca specialmente nella filosofia (pitagorismo, sofistica, ecc.); esse servirono da tramite tra la cultura greca e quella romana prima che Roma conquistasse la Grecia.


Filosofo greco della prima metà del sec. VI a.C., il quale, esule a Crotone, vi fondò una comunità i cui componenti, attraverso l'osservanza del silenzio, miravano al conseguimento della salvezza religiosa, che li sottraesse al fatale ciclo delle nascite.

Le dottrine dei pitagorici sono note solo in parte e provengono da fonti molto antiche: essi ritenevano che il principio di ordinamento delle cose fosse quello dei numeri e che i rapporti fra esse fossero esèrimibili mediante segni quantitativi costanti.

Per questo, a Pitagora furono attribuite la scoperta della "Tavola Pitagorica" e l'enunciazione del "Teorema di Pitagora". In base a tale teorema, Pitagora giunse alla grande scoperta dei numeri irrazionali.

Durante le lotte tra Gracia e Roma, Pitagora si rifugiò a Metaponto, dove morì presso il Foro delle Muse.

Il federalismo in Magna Grecia



La federazione "italiota" ruota intorno al concetto di politeia Acheo.

Il punto di partenza è il completo sconvolgimento delle città della regione allora chiamata Megale Hellas, dopo l'incendio dei sinedri pitagorici che portò alle stragi ed ai disordini. Per eliminare lo stato di fatto esistente si ricorse alla mediazione dall’ esterno. Quest’ultima con successo fu fornita dagli Achei e permise l’uscita dalla crisi delle città.

Le Stesse dopo gualche tempo finirono per imitare completamente la politeia Achea. Lo storico Polibio afferma che Crotoniati, Sibariti e Cauloniati decisero di collegarsi e scelsero il tempio dì Zeus Homarios come sede comune per le loro riunioni. I termini con cui Polibio si esprime sono chiari per quanto riguarda la presenza in ambito “coloniale” di un federalismo e sull'adozione di una politeia che utilizza il fondo comune di leggi, costumi e istituzioni achee (Pol. 2,39). Sotto i profili di convenienza la città di Sibari aveva tutto da guadagnare a far parte di una federazione a parità di diritti con la potente Crotone, come ne ha beneficiato, in termini di prestigio e potere, Caulonia la quale si prodigò per l'opera di mediazione sin dallo scoppio delle rivolte antipitagoriche e fu protagonista - accanto a Metaponto e Taranto - del giudizio arbitrale a carico dei pitagorici crotoniati esuli e poi quale probabile promotrice dell'intervento mediatore acheo.

Per il funzionamento della lega italiota è interessante il contenuto di due synthekai narrate da Diodoro. La prima contemplava l'impegno di tutte le città alleate ad intervenire prontamente in soccorso di un territorio attaccato dai Lucani. Essa, oltre ad indicare in questi ultimi lo specifico nemico cui la symmachia aveva inteso opporre un fronte comune, lascia intendere che la finalità precipua dell'impegno contratto stava nell'assicurare - in caso di attacco lucano – l’automaticità e la conseguente rapidità della risposta difensiva federale. Ciò significa sostanzialmente che in presenza di un attacco su una parte qualsiasi di territorio della Lega non c’era bisogno di convocare il sinedrio per assumere deliberazioni ad hoc. In tale caso l'intervento militare scattava automaticamente e globalmente e questo era un deterrente per i Lucani che avrebbero dovuto fronteggiare le forze della Lega al completo, in caso di attacco. Ma tale accordo era anche una misura preventiva contro eventuali tentennamenti o attardamenti nella risposta bellica degli stati membri della federazione . Infatti era prospettata la pena di morte, prevista nell'altra syntheke, per gli strateghi della città eventualmente inadempiente. L'applicazione di questa seconda syntheke - da cui tra l'altro emerge il ruolo preminente degli strateghi delle varie città nell'organizzazione della difesa militare comune presupponeva un processo a carico degli stessi ove rei di omesso soccorso. Da ciò consegue che il sinedrio stesso o altro apposito collegio di delegati delle città avesse precise attribuzioni giudiziarie per poter recepire le lagnanze, accertare i fatti, emettere la sentenza, imporne l'esecuzione.

Successivamente è divenuta città eminente, nella Lega Italiota, Taranto che aveva avocato ad un organo sotto il suo diretto controllo la giurisdizione federale e davanti ad esso minacciava di perseguire eventuali comportamenti antifederali. Il timore per un uso da parte di Taranto spregiudicato ed imprevedibile ai danni delle altre città, confederate, dei poteri che lediscendevano dall'esercizio di fatto dell'egemonia si ritrova nella motivazione della richiesta di un presidio romano fatta dai Reggini al console Fabrizio (Dion. 20,4,2): essi avrebbero dichiarato di non fidarsi della città di Taranto

Petizione contro gli OGM




Coinvolgerà i maggiori centri del Metapontino la raccolta di firme per due leggi di iniziativa popolare contro gli organismi geneticamente modificati (Ogm) delle multinazionali del cibo e a favore della "sovranità alimentare" che tutela gli interessi dei contadini e dei consumatori. Lo ha annunciato il lucano Gianni Fabbris, coordinatore nazionale di "Altragricoltura", che ha promosso l'iniziativa insieme ad altre associazioni e movimenti.

L'iniziativa referendaria partirà in tutta Italia il 3 settembre e coinvolgerà da subito località come Scanzano, Policoro e Montalbano per estendersi ad altri centri della Basilicata. "La legge per la sovranità alimentare - ha detto Fabbris - oltre che a indicare i principi, punta a realizzare spazi di partecipazione democratica come le Consulte per la sovranità alimentare e strumenti operativi nuovi come quelli contro il dumping, per promuovere il ciclo corto o l'Agenzia per la gestione dei beni comuni e le risorse naturali in agricoltura.

Il referendum sugli ogm consentirà ai cittadini di pronunciarsi sulla loro introduzione in Italia, come prevede la legislazione europea".

Ovviamente il Movimento Giovani Lucani vi invita a firmare la petizione.

Manifesto SIRITIDE



Creazione e fusione di comuni nella Siritide

Una nostra iniziativa per lo sviluppo della zona (turistica, imprenditoriale, ecc) sarebbe di creare il COMUNE di Metaponto, separandolo da Bernalda, e la creazione di piccoli paeselli staccandoli dai paesi di cui fanno parte tipo creare il comune di SIRIS (Marina di Nova Siri) da Nova Siri, PISTOIKOS da PISTICCI, ROTUNDA MARIS da ROTONDELLA ecc... Fusionare Policoro e Scanzano Jonico creando HERACLEA, città che supererebbe i 30'000 ab. e proclamarla provincia. Per lo sviluppo della zona, sarebbe piu' che buono.

Creare una zona "speciale" che attirerebbe un turismo alternativo, portando alla nostra zona una particolarità che non si trova altrove in Italia!



Favoreggiando le piccole e medie imprese alla creazione di piccoli commerci ed artigianato.

Progetto HERACLEA e fusione Policoro-Scanzano Jonico

Una mappa dell' MGL per lo sviluppo di zone per la futura città di HERACLEA.
Dopo la fusione dei due comuni, ci vuole una disposizione strategica per lo sviluppo turistico ed economico.

Noi proponiamo un largo sviluppo nella zona tra i due paesi unendoli e occupando zone strategiche per il turismo affinchè tutta la zona vicina al mare si popoli. Se è buono per il turismo, è buono anche per l'economia della città.